Una notte sulle colline del Monferrato, un gruppo di amici, calici che sanno di ricordi e nuovi inizi. “Siamo tutti fatti di polvere di stelle”, ha detto Carl Sagan. E così, mentre sotto lo stesso cielo alcune strade si separano, le cose che contano davvero – come l’amicizia e il tempo condiviso – rimangono per sempre.
C’è un momento in cui il tempo sembra fermarsi.
Non importa quanto la vita corra, quanto i giorni si inseguano senza sosta. Bastano un cielo terso, gli amici di una vita e la bottiglia giusta.
Questo è uno di quei giorni. Anzi, di quelle notti.
L’aria è tiepida, il cielo una tela infinita di stelle. Nel mezzo, noi: Marco, Giulia, Andrea ed io.
Seduti sull’erba morbida delle colline del Monferrato che ci hanno visto crescere. Con il naso all’insù e la testa piena di pensieri, parliamo di tutto e di niente, come se il mondo intero fosse racchiuso in quel piccolo angolo sotto il firmamento.
Andrea sta per partire. Un nuovo lavoro, una nuova città, nuove esperienze. Tra pochi giorni volerà a Lisbona, lasciandosi alle spalle questi paesaggi che conosciamo a memoria.
Sull’Atlantico lo attende l’avventura professionale che aspettava da sempre e che, siamo certi, gli cambierà la vita per i prossimi cinque anni.
Vogliamo salutarlo con leggerezza, anche se ogni battuta nasconde un filo di sottile malinconia. La sua felicità è la nostra, ma sappiamo che niente sarà più, esattamente, come prima.
Del resto, tutto cambia. Non è così anche per il cielo?
Le stelle si spostano, alcune spariscono alla vista, altre tornano a brillare dopo tanto tempo. Eppure, il cielo è sempre lì, pronto ad accoglierci ogni volta che alziamo lo sguardo.
Così, quando la volta celeste inizia a vestirsi d’oro e silenzio, prendo la bottiglia che ho portato con me: Mille Notti Collezione Luigi Bosca.
Uno spumante Metodo Classico che sembra fatto apposta per questo momento. Perché anche lui, come la nostra amicizia, è figlio del tempo, cullato da notti infinite e silenziose.
“Mille notti almeno. Il tempo ha cullato il suo figlio prediletto. E nel silenzio, tra i riflessi dorati, custodito la sua libera danza di stelle. Un perlage perpetuo che celebra la storia, l’arte, la vita”.
Stappiamo e lo versiamo con cura. Le bollicine salgono lente, continue, come piccoli pensieri che sfiorano la superficie prima di svanire.
Alziamo i calici, brindiamo al privilegio di aver condiviso questo pezzo di strada e alla certezza che ci ritroveremo ancora, sotto lo stesso cielo, con nuove storie da raccontare.
La distanza che verrà non ci spaventa, ci saranno altre notti come questa, altri brindisi, altri cieli da guardare insieme.
Perché certe cose cambiano, ma le stelle, come le vere amicizie, saranno sempre lì ad aspettarci.