Bosca ha ospitato 60 rappresentanti dell’associazione “Donne del Vino” che erano sul territorio in occasione della Convention Nazionale dal tema “L’Altro Piemonte” organizzata dalla delegazione piemontese.
Una mattinata dedicata alla scoperta delle cantine storiche Bosca appartenenti al circuito delle Cattedrali Sotterranee dichiarate, nel 2014, dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 50° sito italiano intitolato “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato”.
Ad accogliere il gruppo Polina Bosca che, oltre ad accompagnarlo nel tour, lo ha guidato nella degustazione di alcune eccellenze della casa spumantiera canellese. Un ulteriore evento nel quale è stato possibile rinforzare rapporti tra attori del settore e implementare un dialogo fattivo e costruttivo sull’importanza della risorsa “vino” non solo per il territorio Piemontese, ma come simbolo di eccellenza del Made in Italy.
“Un bel momento ed un’emozione speciale” afferma Polina Bosca, CMO. “Ospitare nelle nostre Cattedrali Sotterranee di Canelli l’Associazione delle Donne nel Vino mi ha lasciato sulla pelle le storie e l’entusiasmo di decine di donne che lavorano nel settore e che, come noi, conoscono bene sia le difficoltà che la meraviglia del mondo vitivinicolo.” conclude Polina.
Le ospiti hanno avuto modo vivere l’esperienza unica del percorso di visita caratterizzato da suggestivi racconti di luce e suoni che, ambiente dopo ambiente, conducono ad inaspettate scoperte fino all’immensa sala dedicata all’arte e alla musica, che ospita l’enorme opera d’arte “La Piramide dei Sogni” di Eugenio Guglielminetti, accompagnata dalle arie della Casta Diva. Successivamente sono stati serviti il Metodo Classico Alta Langa DOCG della Linea Ispiro e il Metodo Charmat Piemonte Doc Pinot Nero Rosé della linea Esploro.
“Ringrazio la famiglia Bosca e in particolare Polina che ci ha accompagnate in questo bellissimo viaggio nel tempo alla scoperta della storia della sua cantina – dice Ivana Brignolo, delegata delle Donne del Vino del Piemonte – Tutte le Donne del Vino presenti, arrivate da molte regioni italiane, sono rimaste positivamente colpite dalle “cattedrali sotterranee”, un patrimonio unico e prezioso che custodisce il Piemonte”.
Foto di Anastasia Florea