INIZIA LA STAGIONE SCIISTICA, TORNANO I BRINDISI CON IL VIN BRULE’!
In molte località, novembre segna la riapertura degli impianti e l’inizio della nuova stagione sulla neve. Festeggiamola insieme con il Vin Brulé alla maniera di Bosca.
Champoluc, Bardonecchia, Cortina d’Ampezzo, Courmayeur… la lista potrebbe essere davvero, davvero lunga! Di cosa stiamo parlando? Ma ovvio: delle stazioni che riaprono i battenti per inaugurare la nuova, attesissima stagione sciistica.
Oh, montagna – direte voi – finalmente! Bello, siamo tutti d’accordo. Bellissimo. Come solo le giornate sulla neve sanno essere.
Sveglia presto, prestissimo. Colazione robusta. E via, fuori, verso gli impianti di risalita. Per saggiare la prima neve fresca del mattino. Per guadagnare più minuti possibili. Una prima pista per scaldarsi. Una seconda, una terza, una quarta. Adesso i muscoli girano, la ruggine si è scrollata di dosso. Perciò, ancora. Una quinta, una sesta. Sciare, sciare, sciare. Fino a perdere il conto.
E fermarsi, quando? A metà mattinata, magari. Per riprendere il fiato con uno snack. Oppure direttamente a pranzo, per un pasto più robusto e un po’ di sole. E ricaricare, così, le batterie in vista del gran finale. Ma – lo sappiamo tutti, in cuor nostro – il momento più bello per fermarsi è alla fine dell’ultima pista del giorno. Si va giù, stanchi e felicissimi. E quando si arriva a valle, ecco il bello. Prima di tornare in alloggio, facciamo una sosta nel bar della piazza o nelle casupole di legno del mercatino di Natale giù in centro.
Per assaporare una bevanda alcolica calda, il classico toccasana che ripaga di tutte le fatiche e rende – mettendo la classica ciliegina sulla torta – ancora più magica la giornata appena trascorsa.
Esperti o meno, saprete che la scelta, in questo senso, può essere molto ampia…e gustosa. Il sito agrodolce.it fornisce una vastissima e approfondita panoramica delle possibili bevande alcoliche calde: si va dagli intramontabili Punch (con cinque alcolici tra cui rum, brandy e vino), Irish Coffee (caffè con aggiunta di whisky e panna) e Bombardino (a base di liquore all’uovo caldo e rum o brandy, con una spruzzata di panna montata) fino ai più “locali” Parampampoli (il mix di alcolici flambati arcinoto in Trentino) e Jägertee (il tè corretto che spopola in Austria e Alto Adige).
Noi di Bosca, che per natura innoviamo la tradizione, vi proponiamo la rivisitazione di un grande classico, il vin brulé. Eh sì, perché se nella ricetta storica si prevede l’utilizzo di vino rosso (e qui le nostre Barbera D’Asti DOCG Luigi Bosca sarebbe davvero perfetta!), in questa originale variante vi proponiamo l’utilizzo del nostro vino bianco Piemonte DOC Chardonnay Luigi Bosca.
Asciutto e fresco, acido e secco, strutturato e intenso: questo vino si sposa alla meraviglia con gli ingredienti cult del vin brulé: succo di agrumi, cannella, cardamomo e chiodi di garofano. Qui sul blog di Giallo Zafferano trovate le indicazioni per prepararlo da soli.
Così, se una volta terminato di sciare e di brindare in giro, vorreste tornare a casa e bissare, ora conoscete anche la ricetta… di un inverno in montagna davvero da sogno!