Spumanti Pas Dosé, Brut, Dry, Doux: impariamo e leggere l’etichetta!
Torna la rubrica “THIS IS WHAT IT MEANS!”, il glossario enologico minimo di Bosca. E questa volta si occupa di un argomento davvero, davvero dolce: il dosaggio zuccherino nelle bollicine.
Dunque, dove eravamo rimasti? Alla differenza tra spumante Metodo Classico e spumante Metodo Charmat, giusto.
Allora – visto che siete preparati – aggiungiamo un altro pizzico di conoscenza su un tema molto importante che puntualmente domina la scena, o meglio l’etichetta, degli spumanti: il dosaggio zuccherino nel Metodo Classico.
Se ricordate, abbiamo detto che dopo la seconda fermentazione il processo di produzione del Metodo Classico prevede prima la sboccatura e poi il riempimento con la liqueur d’expedition. La prima operazione riguarda l’eliminazione dei residui della rifermentazione; la seconda – proprio per ricolmare il liquido mancante – l’aggiunta di vino ed eventualmente zuccheri allo spumante.
É dunque in questa fase che, in base alla concentrazione della liqueur, si definisce la tipologia dello spumante in termini di dosaggio zuccherino, ricorrendo a quelle paroline – Pas Dosé, Brut, Extra dry, tanto per citarne qualcuna – che ritroveremo poi, puntualmente, in etichetta.
Detto questo, proviamo ora a capire cosa si cela dietro ogni denominazione. Con ordine, parliamo di: spumante, Metodo Classico, dal più secco al più dolce.
Denominazione dello spumante e dosaggio zuccherino
Pas Dosé, Dosaggio Zero o Brut Nature. Tre modi diversi per dire la stessa cosa. Se in etichetta leggete questa denominazione significa che nelle bollicine non è stata aggiunta alcuna liqueur, contenente zucchero. L’eventuale zucchero presente (1 o 2 grammi), infatti, è il residuo della rifermentazione.
Poi, passiamo al molto secco. Qui appuntatevi due denominazioni: lo spumante Extra Brut, con dosaggio inferiore a 6 grammi, e il notissimo Brut, con una quantità di zucchero pari fino a 12 g/L.
Ora andiamo sul semplice secco: ecco, in successione, gli spumanti Extra Dry (dosaggio compreso tra 12 e 17 grammi per litro), Dry o Sec (tra 17 e 32) e il Demi Sec o Abboccato (tra 32 e 50).
Infine, arriviamo al dolce: Doux, di nome e di fatto, per uno spumante con più di 50 grammi di zucchero per litro.
Chiaro e semplice, in fondo. Eppure, probabilmente, avete ancora una domanda: ora che l’etichetta non ha più segreti, quale spumante Metodo Classico scegliamo?
In tutta sincerità: dipende. Se infatti da una parte è vero che molti puristi amano lo spumante Pas Dosé perché, senza aggiunta di zucchero, garantisce maggiore fedeltà – in termini di asciuttezza, sapore e sensazioni – allo spirito e al territorio dal quale proviene, altrettanto vero è che lo spumante giusto è sempre quello che incontra il gusto di chi lo beve.
Per soddisfare il nostro, ad esempio, la nuova linea di spumanti Ispiro è perfetta: Alta Langa DOCG, Mille Giorni e Mille Giorni Rosé. Tutti Metodo Classico, tutti Brut, tutti Millesimati.
Ma, un attimo… non sapete cosa significa Millesimati?
Mmmm, ecco un argomento da approfondire nel prossimo appuntamento di “THIS IS WHAT IT MEANS”. Intanto, per addolcire l’attesa, godetevi le bollicine Metodo Classico Bosca della nuova linea Ispiro. E rimanete sintonizzati!