In occasione della Milano Fashion Week 2023, ecco un originale abbinamento tra alcuni vini Bosca e le ultime tendenze della moda.
A pensarci bene, il connubio tra vino e moda è fortissimo. Da sempre. Due mondi solo in apparenza lontanissimi che in realtà parlano lo stesso linguaggio e veicolano valori ugualmente unici. Qualità e tradizione, eccellenza e innovazione. In una parola: stile. Anche, e soprattutto, italiano.
Quale migliore occasione, dunque, dell’attesissima Fashion Week in programma dal 19 al 25 Settembre 2023 a Milano per raccontare – attraverso un originale abbinamento “fashion-enologico” – l’incontro di questi due mondi?
E sì, perché se è appurato che la moda sia palesemente incarnazione di gusti, carattere e peculiarità delle persone, potrebbe essere vero che anche il vino (in uno stesso, ma completamente diverso modo) rappresenti una altrettanto tangibile espressione dello stile individuale.
A supporto della nostra causa, vale la pena scomodare qualche personaggio illustre. Come Edoardo VII – primo novecentesco re e imperatore di Regno Unito e d’India – secondo il quale “Il vino non si beve soltanto, ma si osserva, si gusta, si sorseggia e se ne parla”.
Dite la verità: non trovate una metaforica affinità con la moda dei nostri giorni?
D’altronde: da Omero a Hemingway passando per Orazio, Leonardo Da Vinci, Goethe e Giuseppe Verdi (e l’elenco potrebbe davvero essere infinito!) il vino ha attraversato millenni di cultura (indistintamente alta e popolare) fino a diventare – oggi più che mai – esso stesso cultura.
Insomma, aldilà della mera questione economica, scegliere un vino (da bere, regalare o collezionare) somiglia proprio allo scegliere un vestito: in fondo, non è per niente un caso. Ma il frutto, più o meno cosciente, di una precisa volontà e attitudine. Di uno stile, appunto.
Così, prendendo spunto dal fitto e super prestigioso calendario della prossima Milano Fashion Week (a proposito, lo trovate qui) proviamo a immaginare alcuni abbinamenti costruiti all’insegna dello stile: da una parte uno stilista (o maison) con la sua inconfondibile cifra, dall’altra una bottiglia Bosca che (a nostro scanzonato, divertito e non pretenzioso giudizio) potrebbe rappresentare il corrispondente enologico.
Come a dire: se ami un genere di abbigliamento, allora (molto probabilmente) potresti amare anche il vino omologo. E, naturalmente, viceversa.
Iniziamo.
DIESEL E TOSELLI RED
Attesissima a Milano, la maison di Renzo Rosso ha ritrovato (con la guida creativa di Glenn Martens) un successo davvero planetario. Basti pensare (qui l’approfondimento) che Diesel è diventato di recente un brand irrinunciabile anche per superstar come Dua Lipa, Kylie Jenner e Julia Fox.
Il suo stile, leggero e allo stesso tempo iconico, a noi suggerisce immediatamente l’abbinamento con il nostro Toselli Red by It’s B: bollicine senz’alcol, raffinate e leggere, accessibili e spensierate. Insomma: gusto italiano, successo internazionale.
GIORGIO ARMANI E BAROLO
Uno è il sovrano indiscusso delle passerelle, l’altro domina le tavole. Uno è un artista minimalista, sobrio, iconico; l’altro è un’opera d’arte elegante, armoniosa, dall’intensità inimitabile. Uno è Giorgio Armani, l’altro è il Barolo DOCG Luigi Bosca. Entrambi, in ogni caso, sono pura espressione di uno stile…da Re.
GRUPPO TOD’S E ALTA LANGA
Dici Tod’s e pensi scarpe, certo. Ma non solo. Perché il Gruppo – importante protagonista della prossima edizione della MFW – crea anche abbigliamento e accessori. Tutto accomunato da un valore inestimabile: l’iconicità. Chi non ricorda, ad esempio, le collezioni D-Bag e G-Bag dedicate alla Principessa Diana e all’attrice Gwyneth Paltrow, o le calzature sfoggiate con orgoglio da divi del calibro di George Clooney, Denzel Washington e Michael Douglas?
Tradizione. É questo il segreto della fashion house del patron Della Valle. Unitamente alla capacità di coniugare la storica competenza con materiali innovativi di altissima qualità.
Alle nostre latitudini (quelle meravigliose delle vigne piemontesi), tutto questo ricorda l’Alta Langa DOCG Ispiro, un metodo classico anch’esso frutto di una tradizione secolare. Bollicine che, proprio come lo stile della maison, sanno sprigionare classe, bellezza e pregio rari.