Anno nuovo, episodi nuovi. “Film diVini – Storie di calici e pellicole”, la rubrica di Bosca dedicata alle pellicole più significative (o curiose) legate al mondo del vino, torna con il primo appuntamento del 2025. E per l’occasione ci spostiamo in Borgogna, dove il regista Cédric Klapisch ambienta una storia familiare intensa e introspettiva.
Può un buon vino esaltare la percezione di un buon film così come avviene per il cibo, raccontando storie di persone, territori e culture?
È la domanda che si pone la nostra rubrica “Film diVini”.
E la risposta è “sì”, ma il perché, se fosse la prima volta che passate da queste parti, cambia di volta in volta.
In questo caso, infatti, parliamo di “Ritorno in Borgogna”, film del 2017 diretto dal regista francese Cédric Klapisch.
È la storia di una famiglia, delle sue gioie, difficoltà e riconciliazioni, ambientata in Borgogna, celebre regione nel sud-est della Francia.
Qui, durante la vendemmia, tre fratelli dovranno affrontare conflitti personali, differenze caratteriali e vecchie ferite ricostruendo il legame che li unisce e riscoprendo il valore della famiglia.
Non solo.
Il film è anche un’ode alla bellezza del territorio: Klapisch ne cattura l’essenza e i connotati bucolici riuscendo anche a raccontare il duro lavoro e la dedizione necessari per produrre un grande vino.
Insomma, in “Ritorno in Borgogna” si sorride e ci si commuove, ma soprattutto si riflette su temi universali come l’appartenenza, la responsabilità e l’importanza di ritrovare le proprie radici.
Quando vederlo?
In una serata intima, magari con la propria famiglia, per apprezzare insieme il messaggio di unione e condivisione che trasmette. Allo stesso tempo, il suo carattere sorprendente lo rende ideale per una serata a due, in cui il calore della storia può accompagnare un momento di vicinanza.
E pensandoci bene, il partner ideale per questa pellicola non può che essere il “Rosé Collezione Luigi Bosca”, un Piemonte DOC Extra Dry ricavato da uve 100% Pinot Nero.
Con la sua delicata freschezza e le sue note aromatiche complesse, riesce ad accompagnare ogni scena, amplificando l’equilibrio tra i momenti di leggerezza e le profondità emotive del racconto.
E poi quel legame storico e geografico tra Borgogna, culla storica del Pinot Nero, e Monferrato, luogo in cui quest’uva si trasforma in pura emozione dando vita a spumanti raffinati, sintesi indissolubile di tradizione e innovazione.
TIP!
Per un abbinamento sorprendente, suggeriamo di provare il “Rosé Collezione Luigi Bosca” con il Curry di gamberi al latte di cocco, dove la cremosità del latte e la speziatura del curry trovano un bilanciamento perfetto con la freschezza e le note fruttate di queste bollicine.