Un viaggio negli straordinari siti del nostro territorio riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dalle Nazioni Unite.
Come riportato da Sky TG24, l’Italia è in vetta alla graduatoria dei siti patrimonio mondiale dell’umanità stilata dall’UNESCO. Un primato raro che racconta il valore sostanziale del nostro Paese sotto molti punti di vista: territorio, cultura, arte e (ultimo, ma non ultimo) enogastronomia.
Dalle vette delle Dolomiti fino alle città barocche della Sicilia sud-orientale passando per le vigne del Piemonte e la Costiera Amalfitana, lo stivale è davvero ricco di siti – ben 59 tra culturali e ambientali – degni delle più grandi attenzioni, non solo nostrane.
E se è vero che gli ultimi, in ordine di apparizione in lista, sono stati la cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto e i cicli pittorici del Trecento di Padova, le terme di Montecatini, i portici di Bologna e 8.000 ettari di foreste italiane, è altrettanto chiaro che citare e approfondirli tutti – come giustamente meriterebbero – sarebbe un compito davvero improbo da assolvere in questa sede.
Perciò, per un approfondimento degno di nota vi rimandiamo direttamente al sito UNESCO limitandoci, qui, a raccontarvene soltanto 3. Anzi, 4. I primi scelti perché, pur essendo (forse) meno noti alla grande platea, meritano comunque un gran tributo. L’ultimo perché, invece, noi di Bosca lo conosciamo… davvero, davvero bene!
UNO. L’ORTO BOTANICO DI PADOVA
Costruito a metà del XVI secolo, l’orto botanico di Padova (il primo mai realizzato nel mondo!) con la sua iconica pianta centrale circolare è considerato “l’origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura”. Parole importanti quelle del riconoscimento UNESCO che rendono bene l’idea di questo meraviglioso sito.
DUE. VILLAGGIO NURAGICO DI BARUMINI
Su Nuraxi, per dirlo con la lingua locale, è uno dei villaggi nuragici più grande della Sardegna. Risalente al II millennio avanti Cristo, rappresenta il più famoso esempio di complesso difensivo dell’Età del Bronzo. La sua struttura più suggestiva probabilmente è la massiccia torre centrale a tronco di cono: in origine 18 metri di altezza, ottenuti attraverso la disposizione a secco di grandi pietre in cerchi concentrici sovrapposti che stringono verso la sommità. Se cercate il simbolo della nostra più antica eredità culturale, tecnica e architettonica, beh, potreste averlo trovato.
TRE. IL PARCO NAZIONALE DEL CILENTO
A sud di Napoli, tra il Golfo di Salerno e quello di Policastro, c’è lo straordinario paesaggio che include il Parco Nazionale del Cilento, il Vallo di Diano, i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula. Insomma, monti, vallate, altopiani, fiumi, grotte e rocce in cui si incastonano preziosissime gemme archeologiche e architettoniche. Testimonianza sublime delle civiltà che a partire da 250.000 anni fa hanno abitato questo magnifico territorio.
QUATTRO. I PAESAGGI VITIVINICOLI DEL PIEMONTE
Questo sito comprende un castello e cinque aree vinicole del Basso Piemonte: il castello di Grinzane Cavour, la Langa del Barolo, il Barbaresco, il Nizza Monferrato, Canelli con l’Asti Spumante e il Monferrato degli Infernot (gli antichi locali sotterranei scavati nella roccia arenaria di antiche e lussuose abitazioni).
Immaginate: colline e colline, con vigneti a perdita d’occhio. E poi borghi, casali, torri, castelli medioevali. È qui, in mezzo a un paesaggio di rara armonia ed equilibrio, che nel 1831 nasce Bosca. È qui che ci sono le sue vigne, è qui che da quasi 200 anni continua la sua produzione di vini, è qui che sorgono le sue cantine storiche, le Cattedrali Sotterranee, riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO nel 2014.
Per raccontarvele, potremmo descrivervi i profondi silenzi o la magica atmosfera che le avvolge, le emozionanti opere d’arte che vi sono custodite o le prestigiose bottiglie che vi riposano. Ma non lo faremo. Perché, probabilmente, c’è un solo modo per viverle davvero come meritano: esplorarle. Di persona, dal vivo. Clicca qui e inizia a scoprirne l’inimitabile meraviglia.