Novembre, Autunno. Il primo freddo, il cambio di stagione.
E – in mezzo a tutto questo – una sottile sensazione di malinconia che ci fa continuamente sospirare. Su, ammettiamolo pure: quanti di noi ancora oggi hanno nostalgia dell’estate trascorsa? Oppure, quanti – imperterriti aficionados della calura agostana – stanno già progettando la prossima vacanza al mare?
Eppure, eppure… Osservando la situazione da un altro punto di vista c’è da dire, che in fondo in fondo, le atmosfere novembrine hanno qualcosa di veramente affascinante. Pensate ai momenti che possono regalarci. Con un buon bicchiere di vino, davanti il tepore di un camino acceso, per esempio. Oppure con un bel libro, accolti dall’avvolgente abbraccio della nostra poltrona preferita.
Insomma, sfatiamo un tabù: l’Autunno non è per niente “accio”. Per niente!
E visto che ci siamo, a proposito di tabù, sfatiamo anche un altro falso mito, quello sul Rosé. Già, perché il senso comune associa spesso e volentieri questo tipo di vini e spumanti soltanto a determinati periodi o pietanze. Quelli più caldi (l’estate, sempre lei) e quelle più leggere, dal sapore meno corposo, delicato (il pesce, i formaggi freschi).
Ebbene, non è così: il Rosé va alla grande con moltissimi piatti, anche quando fa freddo. E per darvene una prova, usiamo proprio l’autunno, con i suoi prodotti unici e le sue ricette tipiche. Ecco, quindi, alcune chicche culinarie di stagione abbinate alle nostre bollicine rosé, il metodo classico Mille Giorni Rosé Ispiro e il metodo charmat Piemonte DOC Pinot Nero Rosé Esploro.
Lo sappiamo già. Arriverete alla fine e direte…ah, però!
Si va, allora. A far castagne, come prima cosa. Poco da fare: Sono loro le regine del momento. Bollite, al forno, in padella. Al sale, con l’alloro, in zuppa, glacé. Insomma, la castagna dà al vostro pasto quel gusto robusto e dolce che difficilmente troverete altrove. Bene, allora immaginate questo: una purea di marroni, aromatizzata con rum, insaporita con cacao amaro in polvere e decorata con una vetta di fantastica panna montata. Sua maestà il Montblanc. Da accompagnare con un calice di Piemonte DOC Pinot Nero Rosé Esploro Bosca. E siamo già nel mondo delle meraviglie. Granita, dite? Magari l’estate prossima.
Due: i funghi. Fritti, of course. Ma anche trifolati, ripassati in padella con pomodoro e peperoncino, ripieni al forno. L’elenco potrebbe essere infinito. Ci fermiamo subito, però: tagliatelle ai funghi. Il sale della terra. Lo sentite il profumo mentre arrotolate con la forchetta? Bene, metteci accanto un Mille Giorni Rosé Ispiro Bosca. Inebriante. Questa, forse, è la parola che spiega meglio l’esperienza. E un signor piatto come la parmigiana di melanzane – cavallo di battaglia di mille feste di Ferragosto – accetterà volentieri di farsi da parte.
Tre, e ci fermiamo qui: la zucca. Per un risotto? Un classico. Per la lasagna? Audace. Magari per una zuppa? Eh, quasi quasi. Proviamo a stupirvi però. Attingendo dalla cultura gastronomica siciliana: zucca in agrodolce, con menta, uva passa e pinoli. Cosa ci mettete accanto da bere? Ditelo voi, stavolta. Tanto avete già capito….
E siamo alla fine. Come promesso, Autunno e Rosé… senza tabù. Che dite? Ah, però.